Cinta muraria di Albiano
Del piccolo borgo montano di Albiano, nonostante un tempo abbia ospitato un importante castello medievale, oggi non siamo in grado di conoscere con precisione le sue origini, l’assenza di documentazione antecedente al Mille, può solo farci supporre una fondazione romana, il suo toponimo chiaramente di origine latina è l’unico elemento disponibile.
Dopo il Mille iniziamo ad avere le prime notizie, inizialmente appartenne al feudo dei Malaspina, poi nel 1231 Opicino Malaspina e lo zio il Marchese Corrado divideranno i beni feudali e il castello di Albiano entrerà a far parte del feudo di Corrado Malaspina, che nel 1270 con l’affacciarsi dei lucchesi in Alta Garfagnana lo venderà a Gherardo di Gragnana, capostipite dei futuri Signori di Albiano e Putigliano, nel 1287 il Comune di Lucca riuscirà ad annettere il castello di Albiano, che nello Statuto Lucchese del 1308 verrà posto inizialmente sotto la giurisdizione della Vicaria di Camporgiano, indicandolo fra le “Terre” poste al di là del confine tra la Val di Serchio e la Val di Magra.
Dopo la morte di Castruccio Castracani, Spinetta Malaspina rientrerà in possesso del castello, per poi riperderlo nel 1345 in occasione del tentativo dei figli di Castruccio di impossessarsi della Repubblica di Lucca. Il castello di Albiano lo troviamo già appartenere alla Vicaria di Castiglione, questo cambio di giurisdizione avvenuto probabilmente con il ripristino del feudo di Spinetta Malaspina non fu l’ultimo, negli eventi politici che si susseguirono, la Repubblica di Lucca istituirà in varie fasi, inizialmente la Podesteria di Casoli (Casola in Lunigiana) e successivamente (metà del XV secolo) la Podesteria di Minucciano, riunendo sotto la sua giurisdizione le poche “Terre” rimastigli fedeli, fra le quali figura il castello di Albiano.
Le “Terre” lucchesi della Vicaria di Minucciano ben presto si trovarono al centro delle dispute fra i lucchesi e gli estensi che dal 1583 al 1618 sconvolgeranno l’Alta Garfagnana. Negli scontri scoppiati nel 1583 l’esercito estense assalì Albiano e dopo aver costretto alla resa i 40 archibugieri posti a guardia del castello, lo occupò per un breve periodo; nel 1618 con la definitiva pace firmata dalle due potenze, Albiano attraverserà un lungo periodo di pace e legherà definitivamente il suo destino con Minucciano.
La chiesa di Albiano intitolata a S. Rocco è sottoposta fin dalla sua fondazione, alla vicina chiesa di Sermezzana di S. Maria Assunta e appartenne alla Pieve di S. Lorenzo.