Pieve San Lorenzo
La pieve di San Lorenzo, nota anche come pieve di San Lorenzo di Vinacciara è situata nella frazione San Lorenzo. La pieve viene anche detta “dei Gragnanesi”, perché era sotto il protettorato dei potenti signori di Gragnana, che esercitavano una forte influenza sui territori di Lucca e di Massa in Lunigiana.
Pregevole esempio di architettura romanica, ha mantenuto l’originale aspetto interno, completamente in pietra. Le prime informazioni sulla pieve si hanno nell’anno 1148, quando in una Bolla di Papa Eugenio III si fa riferimento all’edificio sacro, che probabilmente era stato eretto sopra un edificio medievale preesistente.
Nell’anno 1547 i territori della pieve passano dalla Repubblica di Lucca al Ducato di Modena, ma rimangono isolati dalle zone limitrofe, che tra il 1468 e il 1502 erano state annesse al Granducato di Toscana. Nel Seicento, dopo un terremoto che danneggia l’abside e alcune parti interne, la chiesa viene restaurata e viene ricostruita la torre campanaria, ancora oggi presente, la cui base era già stata edificata nel Trecento.
Un altro terremoto del 1837 causò il crollo di parte della struttura della pieve, che non fu più ripristinata, neppure quando, in seguito a un nuovo sisma nell’anno 1920, si resero necessari lavori di rifacimento delle murature e il restauro del coronamento al secondo piano. Ad oggi, pertanto, la chiesa appare più bassa di quanto lo fosse in passato. L’esterno della chiesa presenta una facciata a salienti in blocchi di pietra, decorata da un portale aggiunto nel Seicento e, più in alto, da una bifora che illumina l’interno. Il portale, decorato sugli stipiti una ricca decorazione con tralci e fiori, reca sull’architrave una lunetta, contenente una lastra marmorea con la rappresentazione del Martirio di San Lorenzo, realizzata e apposta nel 1927. Sul retro è posto il campanile in pietra a base poligonale, con due ordini di monofore. Internamente la pieve si sviluppa su una pianta a croce latina, senza transetto e a tre navate separate da due colonnati in pietra, con capitelli cubici ad angoli smussati. La navata centrale è chiusa sul fondo da un’abside semicircolare. Sopra le arcate dei due colonnati, nel cleristorio, sono poste due fasce opposte di monofore. Conclude l’interno una copertura con travi di legno a vista.
L’aspetto generale è ancora quello originale romanico. Fra i vari affreschi che decorano la chiesa spicca quello del Martirio di Santo Stefano, dove oltre alla sua figura compare sullo sfondo quella dell’edificio stesso, che appare più alto di quello attuale a causa del terremoto dell’anno 1837 responsabile del crollo di parte della struttura.